autore: Diana De Rosa ISBN: 978 88 6287 097 9 anno: 2020 pagine: 304, illustrate a colori formato: 20 x 20 cm lingua: italiano collana: storia
Nel Circolo dell’Istria, appartenente alla Monarchia asburgica, nel 1818 avevano inizio i lavori per la realizzazione del Catasto detto franceschino perché voluto dal sovrano Francesco I.
Commissari affiancati da tecnici quali geometri e agrimensori percorreranno l’Istria osservando, valutando la qualità e quantità dei prodotti agricoli, la natura dei terreni, i modi di lavorarli per attribuire un valore alle particelle catastali.
Dalla mole dei documenti prodotti per la formazione del catasto emerge una immagine sociale ed economica dell’Istria essenzialmente povera e contadina, tormentata dalla siccità, dalle esondazioni di fiumi e torrenti, dalla malaria nelle zone paludose, ma resa bella dai colori delle viti, degli ulivi, degli allori e dalle “amene e dolci colline”.
Diana De Rosa ci accompagna in questo viaggio da Muggia a Pola, da Pisino ad Albona, da Buje a Montona per arrivare fino alle isole del Quarnero in queste terre così vicine ma anche così lontane, per certi versi “esotiche”, negli scritti dei commissari imperiali.
Cosa si mangiava, beveva, come ci si vestiva in estate o in inverno, cosa produceva la terra, cosa si vendeva ai mercati, com’erano le case, quanti e quali botteghe e attività erano presenti nei paesi e nelle città, nulla viene tralasciato dagli attenti osservatori asburgici.
Una vividezza di dettaglio che ritroviamo anche nelle strepitose immagini – oltre 100 tavole acquarellate – riprodotte in questo prezioso volume.
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