autore: Diana De Rosa ISBN: 978 88 6287 064 1 anno: 2011 formato: 15x19,5 cm; 152 pagine; illustrato; brossura con alette lingua: italiano collana: carte comuni
Con il trascorrere del tempo dei bambini restano poche
tracce materiali, vestitini, giocattoli, fotografie. La loro
storia è raccontata da adulti o rientra nella storia più
ampia che ricostruisce il loro nascere, vivere e morire nel
contesto della società dell’epoca. Raramente si conservano
le testimonianze dei loro sentimenti. Per questo le
lettere scritte ai genitori rappresentano delle testimonianze
preziose che ci fanno scoprire la loro soggettività .
I bambini, protagonisti di questo libro, sono dei privilegiati
poichè appartennero ad una antica famiglia aristocratica
fedele suddita dell’Austria, quella dei Thurn, i
della Torre, il cui castello di Duino domina il golfo di Trieste.
Nell’Ottocento signora di Duino fu Teresa Thurn,
sposata Hohenlohe. Oltre ad essere una donna erudita e
amante delle arti, fu anche madre affettuosa di due
maschi e tre femmine, Friederich, Egon, Marie, Carola
e Gegina. Di questi bambini si sono conservate le letterine
che essi le indirizzarono per il suo compleanno e
onomastico. Scritte in gran parte in francese, lingua
della cultura e della mondanità, e in tedesco, lingua della
famiglia, esse ricostruiscono i rapporti affettivi ed educativi
volti ad imprimere in essi l’appartenenza all’ambiente
dell’aristocrazia.
Ma a ricostruire in modo fresco e vivo la vita della
famiglia sono i diari che la tredicenne Marie inizia a scrivere
nel 1869. In essi racconta in un francese, interrotto
da brani scritti in un linguaggio segreto e con disegni che
rappresentano personaggi incontrati, le sue giornate a
Duino, a Venezia, nella tenuta toscana nei pressi di
Arezzo o presso i parenti nei loro castelli in Austria e
Boemia, ed episodi particolari come quello della visita a
Trieste dell’Imperatore Francesco Giuseppe che insegue
per farsi notare, o quando nella villa di Sagrado (Gorizia)
suona il pianoforte con Franz Listz, o ancora quando in
Toscana racconta dei briganti. Nel 1873 la sedicenne
Marie fa il suo ingresso nella bella società. Il suo diario
parla di balli a Venezia e a Firenze, e soprattutto di “innamoramenti”,
finchè nell’autunno del 1874 nel castello
di Lautschin in Boemia incontra il suo futuro sposo il
principe Alexander Thurn und Taxis. Nel diario Marie racconta
i suoi turbamenti e la gioia di essere amata, e infine
la sensazione di essere sposata. Seguirà la nascita di tre
figli maschi, Erich, Eugene e Alexander detto Pascha.
Marie, come la madre, fu dedita alle arti e alla letteratura,
condusse una vita brillante fatta di viaggi e di incontri
con intellettuali fino a quello che doveva segnare
la sua vita con il poeta Rainer Marie Rilke che nel
castello di Duino scrisse la prima delle Elegie duinesi.
Nonostante fosse molto assente, essa seguì sempre con
affetto i figli di cui conosciamo particolari della loro infanzia
attraverso le lettere della loro governante , e
anche i bambini contraccambiarono il suo amore inviandole
letterine per farle gli auguri, raccontare i loro
desideri e dire quanto mancasse loro.
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