a cura di: Martina Kafol, Massimiliano Schiozzi ISBN: 978 88 6287 090 0 testi di: G. Bajc, C. Domini, C. Ernè, M. Humar, R. Jakomin, D. Kalc, M. Krese, M. Lissiach anno: 2016 pagine: 180 formato: 20x20 cm; oltre 150 immagini stampate in bicromia rilegatura: brossura con alette lingua: italiano / sloveno collana: fotografia
«Il mestiere di fotoreporter è bello. È bello perché
rende possibile, o meglio ancora, costringe a trovarsi
sempre “nell’arena della vita”, in mezzo agli
avvenimenti, poiché ogni fatto rilevante deve essere
ripreso. Se però l’aspirante reporter manca della
dovuta sensibilità o aspetta che tutto gli piova dal
cielo, allora farebbe meglio a scegliersi un altro
mestiere».
Così descriveva il suo lavoro Mario
Magajna (Trieste, 1906-2007),
fotoreporter del «Primorski dnevnik», il
quotidiano degli sloveni in Italia, edito a
Trieste. Fotografo curioso e appassionato –
un archivio di 260.000 immagini – ha
documentato le vicende più importanti
della Trieste moderna.
Gli anni turbolenti del secondo dopoguerra, le
lotte sindacali, le manifestazioni per i diritti degli
sloveni, gli scontri politici hanno sempre visto
Magajna in prima fila. In una città che mutava
rapidamente volto il lavoro di Magajna è stato
anche una dichiarazione di intenti, che non gli ha
impedito di realizzare molte fotografie di rara
sensibilità.
Ritratti di bambini e anonimi atleti, stelle del
cinema, uomini politici e campioni
sportivi, vecchi mestieri e nuove abitudini,
prospettive urbane e affettuosi scorci di un
mondo contadino ormai scomparso: questo libro,
con le oltre 150 immagini che lo compongono,
vuole essere un omaggio alla poesia
visiva di Mario Magajna.
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